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Chi Siamo

L’Associazione “ Società Aperta”, fondata a Bari il 28 settembre 1994 su stimolo di Giancarlo Ragone, si è ricostituita il 15 giugno 2020 e persegue i medesimi scopi coltivati fin dalla sua nascita.

 

 

L’iniziativa di riorganizzare l’AssociazioneSocietà Aperta ” è stata assunta il 2 maggio 2020 da alcuni tra i confondatori storici dell’Associazione, nelle persone dell’Arch. Nicola Girone, del Dott. Salvatore Negro e del Dott. Giancarlo Ragone.

L’AssociazioneSocietà Aperta ” è sì intitolata in memoria di Karl Raimund Popper, filosofo politico, difensore della democrazia, avversario di ogni forma di totalitarismo, autore di numerosissime opere e pubblicazioni tra le quali, in particolare,” La società aperta e i suoi nemici “(The Open Society and Its Enemies), un saggio di filosofia politica pubblicato a Londra da George Routledge in due volumi nel 1945 e incentrato sul concetto di società aperta e di critica allo storicismo.

 

“Una nazione è democratica quando è capace di privare del potere i suoi governanti incapaci.”

      Karl Raimund Popper (Vienna, 28 luglio 1902 – Kenley (Regno Unito),17 settembre 1994

 

Sir Karl Popper è stato un filosofo politico, difensore di democrazia e libertà, contro tutte le forme di totalitarismo.

Austriaco, ma naturalizzato britannico, Sir Karl Popper è stato un filosofo politico, difensore di democrazia e libertà, contro tutte le forme di totalitarismo. E’ famoso per il rifiuto e la critica dell’induzione, la proposta della falsificabilità come criterio di demarcazione tra scienza e non scienza.

In gioventù, Karl Popper entra a far parte del Partito socialdemocratrico austriaco, che lascerà per la non condivisione dell’ideologia marxista, che pure l’aveva attratto. Da questo momento, diventerà un sostenitore del liberalismo sociale.

Quando il nazismo, nel 1937, inizierà a espandersi in Europa, il filosofo deciderà di andare a vivere in Nuova Zelanda, essendo di origini ebraiche. Nel 1946 si trasferisce in Inghilterra a insegnare logica e metodo scientifico alla London School of Economics, diventando professore nel 1949.

Nel 1965 la Regina Elisabetta II lo ha nominato Baronetto. Nel 1976 entra nella Royal Society. Si ritira dall’insegnamento nel 1969, restando però una delle voci principali fino al 1994.

Ha vinto il Premio Lippincott dell’American Political Science Association, il Premio Sonning, la Medaglia Otto Hahn per la Pace.

“Abbiamo bisogno della libertà per evitare gli abusi del potere dello Stato e abbiamo bisogno dello Stato per evitare l’abuso della libertà.” (K.P.)

 

In questi due volumi 

Popper difese la tradizione razionalistica e individualistica occidentale contro le ideologie collettiviste di destra e di sinistra che stavano sconvolgendo il mondo. Egli individuò nello storicismo, cioè nella presunzione di conoscere la marcia di direzione della storia umana, il vizio principale delle dottrine di Platone, di Hegel e di Marx che avevano ispirato i regimi totalitari.

La civiltà a suo avviso può sopravvivere solo se difende i principi della società aperta e rifiuta le logiche della società chiusa.

La prima si basa sulla continua messa in discussione di ogni proposta e di ogni valore, la seconda ritiene di possedere e di poter imporre un’unica verità indiscutibile.

In Italia i due volumi apparvero solo nel 1973 e nel 1974 su iniziativa del prof. Dario Antiseri e furono duramente osteggiati dalla classe intellettuale dell’epoca.

Oggi il clima è cambiato e l’importanza della critica di Popper alle ideologie autoritarie e illiberali viene largamente riconosciuta.