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Mario Draghi, neo Presidente del Consiglio dei Ministri.

Ragone : ” Confidiamo nelle migliori azioni di questo Governo, con la speranza che ciò coincida con il rilancio dell’idea liberale posta in pratica per divenire principio di concreto rinnovamento dell’intera vita nazionale.”.

 

                Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha incaricato con successo Mario Draghi di formare il nuovo Governo.

 

“Grazie e complimenti al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e auguri al neo Presidente del Consiglio, Mario Draghi, al suo Governo e ai Partiti che lo compongono. Che ciascuno di quest’ultimi possa offrire a tutti noi, anche sul piano culturale, ossia della persuasività e della ragione, l’immagine più seria, credibile ed affidabile, pari a quelle del Presidente della Repubblica e del Premier.

Con questo nuovo Governo, l’accento si sposta, da oggi, sulle cose da fare insieme, sui contenuti delle decisioni e sul concreto ed immediato esercizio del potere al servizio del nostro Paese e per l’Europa Unita.

L’auspicio dei liberali è che, in particolare, i Partiti al Governo sapranno offrire, con le più vere intenzioni, patrimoni, più o meno cospicui, di competenze e di capacità tecniche, di saper fare e soprattutto di conoscenze  applicate al fare.

Il pragmatismo quotidiano, le soluzioni tecniche dei problemi, l’uso delle competenze più scaltrite e affinate, tutto questo presuppone però uno Stato, un quadro istituzionale obiettivo, in cui tali Partiti si iscrivano e coordino.

Ci auguriamo che l’idea dello Stato di cui la classe politica vorrà servirsi sarà propriamente liberale, giusto il modello costruito dai teorici europei del XIX ° secolo, e che – sia pure integrato con la tutela dei diritti sociali, e con la garanzia delle autonomia e dei gruppi intermedi – si tramanda e consegna alla stessa Costituzione repubblicana del 1948.

E’ bene ricordare che l’eredità liberale, che per sua stessa indole ( come ammonisce Croce ) è impaziente dei limiti e delle forme di uno specifico partito, attende ancora di essere raccolta. A questa eredità potranno dunque richiamarsi tutti i Partiti da oggi al Governo, uniti dalla comune esigenza di laicità dello Stato, imparzialità nella amministrazione, rigore nell’uso del pubblico danaro.

E se c’è – come crediamo – anche una questione culturale, nella vita politica italiana, essa riguarda l’eredità del liberalismo, la continuità dello Stato di diritto e dei suoi strumenti di giustizia.

Il desiderio di “ordine “, rivelato nelle forme e nei toni più diversi ( dalle nostalgie autoritarie e sovraniste all’opposizione ai sogni comunitarii ed europeisti ), esprime un bisogno di certezza, di una legge che l’individuo senta e viva dentro di sé, perché la riconosca giusta.

Confidiamo, dunque, nelle migliori azioni di questo Governo, con la speranza che ciò coincida con il rilancio dell’idea liberale posta in pratica per divenire principio di concreto rinnovamento dell’intera vita nazionale. ”.

Bari, 13 febbraio 2021.                                                                                                                               Giancarlo Ragone

 

                                                 La nota di Giancarlo Ragone pubblicata su “La Gazzetta del Mezzogiorno” del 16 febbraio 2021.