Con ” I LIBERALI” in Consiglio Regionale, la Regione Puglia dovrà assumere ogni efficace iniziativa a sostegno di quanti tra i nostri conterranei pugliesi – che sono decine e decine di migliaia – si trovano nell’impossibilità materiale di poter versare il contributo di mantenimento ai figli, venendo meno, così, all’adempimento del proprio dovere genitoriale.
Tale impossibilità ormai colpisce anche i papà abbienti, in particolare liberi professionisti, lavoratori autonomi, commercianti, artigiani e imprenditori, vittime di quel progressivo impoverimento che caratterizza la condizione tristemente consolidata del ceto medio nel nostro Paese ovvero di un ceto tassabile e sfruttabile a piacere.
Con ” I LIBERALI ” in Consiglio Regionale, la Regione Puglia dovrà – di concerto al Garante Regionale Pugliese dell’Infanzia – sensibilizzare i Magistrati e gli Ordini degli Avvocati pugliesi acchè siano rivisti i Protocolli d’Intesa delle cause di Diritto Familiare, per far sì che dalle aule di Tribunale vengano disposti provvedimenti che, in coerenza alla vigente Legge n. 54 del 2006, prevedano il contributo al mantenimento della prole in forma DIRETTA.
Cioè, significa, in concreto, che quando la prole sta con il padre, questo provvede materialmente ai bisogni ed alle necessità del figlio (pranzi, cene, viaggi, tempo libero, cinema, sport, ecc. ), quando invece la prole sta con la madre, altrettanto provvede la madre.
Tuttora, invece, non è così: il padre sta o non sta col figlio deve comunque versare un contributo (l’assegno) di mantenimento per la prole all’altro genitore, ed inoltre senza che gli venga rendicontata dall’ex moglie / compagna alcuna spesa da questa sostenuta. Un ruolo, in conclusione, quello del papà, non dissimile ad un.. “bancomat”.
LINEE DI INDIRIZZO LIBERALE PER UNA LEGGE REGIONALE A FAVORE DEL DIRITTO ALLA BIGENITORIALITA’ DEI FIGLI DI GENITORI SEPARATI.
PRINCIPI GENERALI
Esistono numerose valide ragioni perché la Regione Puglia avverta la necessità di sollecitare il Parlamento a riprendere in considerazione l’insieme di norme che disciplinano la sorte delle famiglie in crisi attraverso i poteri conferiti alle Regioni dall’art. 121 della Costituzione.
La nostra Regione, difatti, ebbe già, tra le prime, a pronunciarsi a favore del diritto del minore ad una vera bigenitorialità quando si preparava la riforma del 2006 a favore dell’affidamento condiviso (seduta del 20 maggio 1998) e pertanto oggi né la Regione Puglia e né soprattutto “ I Liberali “ possono non condividere l’analisi critica di numerosissime Associazioni Familiaristiche, Ordini Professionali, non pochi Magistrati, Accademici, Psicologi, Psichiatri, Operatori di Giustizia e dei Servizi Sociali, condotta nel Paese sulla sua sostanziale disapplicazione.
Il disagio e il profondo malessere che l’attuale distorta lettura ha comportato sono stati presi in attenta considerazione anche localmente e si sono tradotti in forti iniziative già prese in particolare dall’Associazione per la tutela dei diritti dei figli nella separazione “ Papà Separati dai Figli – Puglia” che presiedo.
La Regione Puglia, con “ I Liberali “ in Consiglio Regionale, riconoscerà e sosterrà ancor più rispetto al passato il diritto del minore alla bigenitorialità, cioè a crescere ed essere educato nell’ambito della propria famiglia, intesa come risorsa primaria indispensabile per il suo benessere e la sua crescita psico-fisica, anche se i suoi genitori sono separati.
La Regione Puglia, con “ I Liberali “ in Consiglio Regionale, ritenendo che l’affidamento condiviso debba prioritariamente trovare effettiva e piena applicazione in quanto risponde pienamente alle esigenze dei minori, al fine di realizzare il loro superiore interesse, dovrà attivarsi per modificare – nei limiti delle sue possibilità e competenze – tutte quelle situazioni che possano essere di ostacolo ad esso.
La Regione Puglia, con “ I Liberali “ al Consiglio Regionale, dovrà impegnarsi ad intervenire presso il Parlamento Nazionale a far sì che l’Italia si uniformi all’Europa anche in materia di affidamento condiviso dei figli nella separazione ovvero per assicurare il diritto alla bigenitorialità.
L’Italia è già stata più volte “bacchettata” / sanzionata pesantemente dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo con più sentenze per non aver – a tutt’oggi – predisposto un sistema giuridico e amministrativo adeguato a tutelare il diritto inviolabile del genitore (nella specie e quasi sempre il padre “separato” ) di esercitare il naturale rapporto familiare col figlio.
Ciò perché nel frattempo giace volutamente irriformata la legge 54/2006 in vigore sull’affidamento condiviso dei figli che, in più frequenti casi, nella sua applicazione, si rivela come affidamento esclusivo mascherato da condiviso, con tutte le conseguenze negative che ciò comporta, per genitori, figli e parenti dei figli.
Giancarlo Ragone, Fondatore e Presidente Associazione per la tutela dei diritti dei figli nella separazione “Papà Separati dai Figli-Puglia”, Candidato Capolista de “ I Liberali “ alla Regione Puglia nelle province di Bari, Barletta – Andria – Trani e Taranto.